Le ghiandole surrenali sono organi pari, di colore giallo oro, situati al di sopra e lievemente medialmente al polo superiore di ciascun rene, nello spazio retroperitoneale. Sono circondate dal tessuto adiposo perirenale e separate dai reni per mezzo di una piccola quantità di tessuto fibroso.
Le due ghiandole differiscono per morfologia e drenaggio venoso e la loro posizione non è perfettamente speculare.
MORFOLOGIA MACROSCOPICA
Il surrene di destra ha forma piramidale, a punta di freccia. Si colloca all’apice del rene omolaterale (più in alto rispetto al surrene di sinistra), posteriormente alla vena
cava inferiore, in rapporto con il pilastro destro del diaframma e il lobo destro del fegato.
Il surrene di sinistra ha forma semilunare. La ghiandola surrenale sinistra si trova più in basso rispetto alla destra, sul polo superiore del rene sinistro. È strettamente adesa al pilastro sinistro del diaframma e contrae rapporti con il pancreas e l’arteria splenica.
MORFOLOGIA MICROSCOPICA
In sezione il surrene risulta essere composto da due aree distinte: una zona corticale esterna, di colorito giallastro, che forma la porzione principale dell’organo, e una zona midollare interna, di colorito brunastro, che costituisce circa un decimo della massa ghiandolare. La midollare è completamente avvolta dalla corticale, tranne in corrispondenza dell’ilo.
La corticale è a sua volta costituita da tre regioni: glomerulare, fascicolata e reticolare.
La corticale è indispensabile per la sopravvivenza: la sua completa rimozione o distruzione in assenza di adeguata terapia sostitutiva risulta fatale.
La midollare è composta da cellule cromaffini ed è la sede di sintesi delle catecolamine, in primis adrenalina e noradrenalina. Diversamente dalla corticale, la midollare non è essenziale per la vita.
VASCOLARIZZAZIONE
Ogni surrene è irrorato da tre plessi arteriosi, noti come arterie surrenaliche superiore, media e inferiore.
Le vene surrenaliche, in genere uniche, emergono dall’ilo ghiandolare.
INNERVAZIONE
In proporzione alle dimensioni, la ghiandola surrenale presenta un’innervazione autonomica più abbondante rispetto a qualsiasi altro organo: le fibre simpatiche pregangliari che originano nei segmenti spinali contraggono sinapsi con le cellule cromaffini della midollare, che possono essere considerate analoghe a neuroni simpatici postgangliari.
La corticale e la midollare possono essere considerate a tutti gli effetti due organi distinti, in quanto non solo presentano funzioni diverse, ma derivano anche da processi embriogenetici
differenti.
La corticale origina assieme ai reni e alle gonadi a partire dalla IV settimana di vita fetale dall’epitelio celomatico a livello della cresta urogenitale.
La midollare origina dalla cresta neurale circa alla VII settimana di vita fetale: cellule della cresta neurale provenienti dai somiti dei livelli 18-24 si differenziano dapprima in
feocromoblasti, quindi, in cellule cromaffini.
Tra l’VIII e la IX settimana di vita fetale i due abbozzi della ghiandola entrano in contatto tra loro: le cellule della corticale, moltiplicandosi rapidamente, inglobano la midollare.
La corticale fetale inizia a produrre ormoni steroidei durante la VII settimana di vita fetale sotto il controllo dell’ACTH ipofisario.
Le ghiandole surrenali alla nascita sono relativamente voluminose: pesano circa 8-9 g (il doppio rispetto ai surreni dell’adulto) e rappresentano lo 0,2% dell’intero peso corporeo (contro lo 0,01% dell’adulto). La zona corticale è più spessa rispetto alla corticale dell’adulto, mentre la zona midollare è di dimensioni ridotte. Nei primi due anni di vita le ghiandole surrenali subiscono un marcato rimodellamento: ciascuna perde oltre il 25% della propria massa.
La corticale del surrene produce tre classi di ormoni:
La midollare del surrene produce le CATECOLAMINE, in particolare adrenalina, noradrenalina e dopamina. Questi ormoni agiscono con diversa affinità su specifici recettori, determinando incremento della frequenza cardiaca, vasocostrizione periferica, innalzamento della pressione arteriosa, rilasciamento della muscolatura liscia bronchiale, aumento della glicemia.