ENDOCRINOCHIRURGIA - PADOVA -
ENDOCRINOCHIRURGIA  - PADOVA -

Embriologia

La tiroide origina dall'endoderma alla base della lingua, in corrispondenza del forame cieco, e successivamente migra verso il basso, in intimi rapporti con l'osso ioide, davanti a laringe e trachea: si sviluppa, quindi, lateralmente a costituire i lobi tiroidei. Il dotto tireo-glosso rappresenta l'esito del processo di involuzione fibrosa della migrazione della tiroide.

Anatomia

MORFOLOGIA MACROSCOPICA

 

La tiroide è un organo impari, situato in posizione mediana nella porzione antero-inferiore del collo, a livello della parte distale della laringe e dei primi 2-3 anelli tracheali. Ha approssimativamente la forma di una farfalla, con due lobi (destro e sinistro) che si sviluppano lateralmente e posteriormente, uniti anteriormente da un ponte di tessuto ghiandolare chiamato istmo; incostante è la presenza di un lobo piramidale, che dal margine superiore dell'istmo si dirige in alto, potendo arrivare teoricamente fino alla base della lingua.

Visione anteriore.

MORFOLOGIA MICROSCOPICA

 

La tiroide è costituita da cellule (tireociti) che si organizzano in follicoli contenenti colloide. Fra i vari follicoli è interposto uno stroma connettivale, nel quale decorre una fitta rete vascolare anastomotica e nel cui contesto si riscontrano isole di cellule C parafollicolari.

 

VASCOLARIZZAZIONE

 

Le arterie che apportano sangue alla tiroide sono:

  • arteria tiroidea superiore = origina dall'arteria carotide esterna e penetra nella ghiandola a livello del polo superiore;
  • arteria tiroidea inferiore = origina dall'arteria succlavia (tronco tireo-cervicale) e penetra nel terzo medio del lobo ghiandolare, posteriormente;
  • arteria tiroidea ima (di Neubauer) = incostante; origina dall'arteria anonima o direttamente dall'arco aortico. 

 

Le vene che drenano il sangue dalla tiroide sono:

  • vena tiroidea superiore = affluisce alla vena giugulare interna;
  • vena tiroidea media = affluisce alla vena giugulare interna;
  • vena tiroidea inferiore = affluisce alla vena anonima (o meno comunemente alla vena giugulare interna);
  • vena tiroidea ima = affluisce alla vena anonima.

 

NERVI LARINGEI

 

Due importanti strutture nervose decorrono in stretta vicinanza con la tiroide: il nervo laringeo inferiore (nervo ricorrente) e il nervo laringeo superiore. 

 

I nervi laringei inferiori o ricorrenti emergono dal nervo vago a livello del mediastino superiore e salgono verso la regione cervicale anteriore, decorrendo ai lati della trachea, nel solco tracheo-esofageo: il nervo ricorrente di sinistra forma un’ansa sotto l’arco aortico, mentre il nervo ricorrente di destra si stacca dal vago nel punto di incrocio con l’arteria succlavia. Durante la risalita nel solco tracheo-esofageo, ciascun ricorrente contrae intimi rapporti con l'arteria tiroidea inferiore, anche se anatomicamente molto variabili. Infine, i nervi ricorrenti penetrano in laringe in prossimità dell'articolazione tra cartilagine cricoidea e corno inferiore della cartilagine tiroidea. I nervi ricorrenti innervano i muscoli che muovono le corde vocali. 

 

Il nervo laringeo superiore origina nel cranio a livello del ganglio nodoso del vago, al di sotto del forame giugulare, e si dirige verso il basso e medialmente alla carotide interna verso il polo superiore della tiroide. A livello del corno superiore dell’osso ioide, in corrispondenza della biforcazione della carotide comune, si divide in due branche: un ramo interno, maggiore, con funzione solo sensitiva ed un ramo esterno (nervo di Galli-Curci) prevalentemente motorio. Il nervo di Galli-Curci innerva il muscolo cricotiroideo, che tende le corde vocali.

Visione posteriore.

DRENAGGIO LINFATICO

 

La linfa che defluisce dalla ghiandola viene raccolta da una densa rete di linfatici e versata in una grande quantità di linfonodi disposti tutt’intorno alla tiroide e nelle regioni centrali e laterali del collo. Questi linfonodi sono disposti in due settori che vengono definiti comparto centrale (livello VI) e comparto laterale (livelli II-V). 

Livelli linfonodali del collo.

Fisiologia

La tiroide produce principalmente due ormoni, il T3 e il T4, i quali svolgono numerose funzioni metaboliche:

  • aumentano il consumo di ossigeno di quasi tutti i tessuti (ad eccezione di encefalo, testicoli, utero, linfonodi, milza e adenoipofisi);
  • aumentano il metabolismo di carboidrati e lipidi;
  • stimolano il sistema nervoso centrale;
  • mantengono il trofismo del tessuto osseo;
  • permettono il regolare accrescimeno di tutti gli apparati nel bambino.

 

La produzione di T3 e T4 da parte delle tiroide è controllata dal TSH, un ormone secreto dall'adenoipofisi, il quale stimola la crescita e il trofismo delle cellule follicolari della tiroide. A sua volta la produzione di TSH è controllata dal T3 attraverso un sistema a feedback negativo e dal TRH di sintesi ipotalamica.

 

Un altro ormone prodotto dalla tiroide a livello delle cellule C parafollicolari è la calcitonina: negli animali partecipa alla regolazione del metabolismo fosfo-calcico, ma negli esseri umani la sua funzione rimane ancora incerta.

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© Maurizio Iacobone